TESTO UNICO AMIANTO

 È stato presentato ieri al Senato il disegno di legge per il riordino della normativa in materia di amianto in un testo unico. Proposta di legge per raccogliere in un solo provvedimento leggi e norme riguardanti l’ambiente, la salute, la sicurezza sul lavoro, le misure previdenziali, la giustizia, sanzioni e incentivi connessi all’amianto.

Il ddl è stato elaborato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro presieduta dalla senatrice Camilla Fabbri, con l’ausilio dell’Università degli studi di Milano.

È stato presentato in occasione della “II Assemblea nazionale sull’amianto” che si è tenuta ieri a Palazzo Giustiniani promossa dalla stessa Commissione. Assemblea alla quale hanno preso parte il presidente del Senato Piero Grasso, il Ministro dell’Ambiente Galletti, il Ministro del Lavoro Poletti, il presidente Inail De Felice e il presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini.

Tra le misure previste queste le principali novità: estensione dell’applicazione delle norme amianto a edifici pubblici privati mezzi di trasporto macchinari e siti dismessi; introduzione del soggetto titolare di obblighi per bonifica amianto; obbligo per medici e Asl di trasmissione patologia accertata al Renam che diviene registro di tutti i tumori da asbesto; computo di ferie e permessi nei 10 anni per il beneficio pensionistico; istituzione dell’Agenzia nazionale amianto; nella sicurezza sul lavoro prevenzione anche sul rischio indiretto e sui rischi per l’ambiente esterno.

Il presidente del Senato Piero Grasso, intervenuto alla presentazione ha sottolineato: “Non è un mistero che il numero delle vittime dell’ amianto, delle persone che si ammalano e di quelle che inevitabilmente lo faranno nei prossimi anni stia crescendo. L’impatto sulla collettività, tanto sotto il profilo sociale quanto sotto quello di sostenibilità economica, è impossibile da ridurre a cifre, anche perché riguarda dimensioni che vanno bel al di là dei dati economici. Sebbene sia sicuramente più alta l’attenzione pubblica e la consapevolezza collettiva dei devastanti effetti dati dall’esposizione all’amianto sulla salute, sono ancora molti i cittadini che vivono, lavorano, frequentano edifici o strutture nelle quali è presente questa letale sostanza.

Oggi, finalmente, siamo in grado di proporre una revisione normativa complessiva in grado di affrontare tutte le sfaccettature – dalla tutela dell’ambiente alla sicurezza sul lavoro, dalle misure di prevenzione e protezione a quelle previdenziali – di una vera e propria emergenza nazionale. Finalmente le Istituzioni stanno tentando di colmare questo gravissimo ritardo. In questa Legislatura abbiamo già compiuto alcuni passi considerevoli: penso all’approvazione della legge sugli Ecoreati, all’aumento del Fondo per le vittime contenuto nella scorsa legge di stabilità, ai decreti che a livello ministeriale hanno implementato le norme previste dal “collegato ambientale”.

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